0461 924900     info@bullismo.it    CONTATTAMI

A livello sociale l'autorevolezza degli adulti (e spesso anche il loro controllo) tende a ridursi sempre più nel tempo.

A ciò si accompagna anche la "precocizzazione" adolescenziale tipica della nostra società, che fa sì che i comportamenti trasgressivi e certe dinamiche di gruppo tra coetanei si presentino in età precoci (già nell'infanzia ed in preadolescenza).

La trasgressione non è più caratteristica tipica di un preciso periodo della vita (l'adolescenza appunto), ma sta diventando “norma” o quantomeno fa “tendenza”, in una continua gara al rialzo ed all'estremizzazione dei comportamenti. Spesso si ha la sensazione che i movimenti di differenziazione dall'adulto e la ricerca di una propria identità separata debbano per forza esprimersi nella manifestazione di comportamenti ostili o violenti, in situazioni in cui sono carenti altre possibilità di movimento relazionale costruttivo.


In senso educativo più generale, alcune dimensioni dell'emotività (quali la tenerezza, la gioia, la calma, il sentirsi appoggiati, il piacere di essere guidati nella scoperta delle cose, il gusto della conquista e della conoscenza costruita passo passo, ecc.) sembrano essere sempre meno presenti nella vita di bambini e ragazzi. Tutto questo porta a modalità personali di relazione con se stessi e sociali di rapporto con gli altri sbilanciate nel senso della fretta, dell'impazienza, dell'attenzione labile con una sempre più ridotta capacità di comprendere l'altro ed i suoi sentimenti. Abbiamo bambini invasi da una moltitudine di stimoli che sviluppano prevalentemente alcune dimensioni e qualità dell'esperienza (quali l'immaginazione, il movimento veloce, l'agire senza pensare, ecc.) a scapito di altre (quali le sensazioni forti, la calma, la riflessione, il gioco costruttivo, ecc.), non contribuendo allo sviluppo di identità personali e sociali forti e radicate nella pienezza emotiva.


Questa continua corsa alla ricerca di stimoli porta alla diminuzione della capacità di ascoltarsi e di sentire, alla perdita di contatto con le sensazioni e gli affetti ad esse legati, ad una "povertà" emotiva che sfocia nell'azione immediata o nell'ostilità ripetitiva che copre le emozioni più profonde quali la paura, la vergogna, la tenerezza, la voglia di contatto.
Molti bambini hanno perso la capacità di giocare e di gestire i conflitti manifestando le proprie ragioni con forza verbale e cercando la mediazione, per cui facilmente finiscono con lo sprofondare in una rabbia pervasiva. In aggiunta a questo abbiamo anche un ambiente sociale spesso poco "presente" educativamente e sempre meno "contenitivo", pur se ridondante di oggetti e di "benessere".


L'insieme di questi elementi porta anche ad un innalzamento della soglia di tolleranza verso le prepotenze, a cui contribuiscono in grossa misura anche certi programmi e forme di pubblicità televisivi e non, che, unita allo spirito di emulazione tanto importante in adolescenza, ne determina una maggiore estensione e criticità.

02.07.2002


Conferenze

informative sul bullismo e sul cyberbullismo

LEGGI TUTTO

Interventi

con gruppi e classi per il contrasto del bullismo

LEGGI TUTTO

Consulenza

psicologica per chi subisce o agisce bullismo

LEGGI TUTTO

Formazione

per insegnanti, educatori, psicologi e genitori

LEGGI TUTTO

logo sito 2016a

odflab uni 2

portale autismo